Digital for Clinical Day 2022, pubblico e privato insieme per il futuro della sanità digitale in Italia

L’evento annuale di Advice Pharma si è tenuto in presenza e online il 22 novembre. 
Oltre 340 i partecipanti in presenza, quasi 450 i partecipanti totali, più di 45 ospiti, 
per 12 interventi e due tavole rotonde per l’appuntamento che, ormai da cinque anni 
riunisce il settore della ricerca, dell’impresa e della politica intorno a un tavolo 
comune per discutere di innovazione digitale nella medicina.

Le innovazioni digitali nell’ambito della cura e della ricerca clinica, le terapie digitali, lo sviluppo e l’efficientamento di piattaforme per la raccolta e la gestione dei dati sanitari nel più ampio e fattuale perimetro dei Real World Data, la necessità di una normativa che tuteli sia l’interesse dei singoli (vedasi privacy) sia lo sviluppo della ricerca, le potenzialità future del legame sempre più stretto tra pubblico e privato. Sono soltanto alcuni tra i temi toccati nel corso della quinta edizione del “Digital for Clinical Day 2022”, l’evento organizzato da Advice Pharma Group, in collaborazione con Biorep e Sapio Group, e con il patrocinio di Politecnico di Milano, AFI – Associazione Farmaceutici IndustriaCluster Lombardo Scienze della Vita e SIMeF – Società Italiana di Medicina Farmaceutica. L’evento, che quest’anno ha avuto come filo conduttore il tema “Accelerate clinical development with digital strategies”, si è tenuto nella giornata di martedì 22 novembre 2022, nella doppia formula in presenza e in remoto.

I numeri

L’edizione 2022 dell’appuntamento che, ormai da cinque anni riunisce il settore della ricerca, dell’impresa e della politica intorno a un tavolo comune per discutere di innovazione digitale nella medicina, ha visto la presenza di quasi 350 partecipanti in presenza, presso l’Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano, e oltre 100 collegati in remoto. Numeri che confermano la necessità, sentita da tutti gli ambienti coinvolti, di fare il punto sulle tematiche proposte nel corso delle sessioni che si sono alternate nella giornata di lavori. Ben 11 amministratori delegati o proprietari di azienda: tra cui Lorenzo Wittum, Presidente e Amministratore delegato di AstraZeneca Italia, Raffaello Innocenti, CEO e Managing Director di Chiesi, Federico Chinni, Amministratore Delegato di UCB; e poi sette tra i massimi dirigenti di IRCCS e altri centri di ricerca/fondazioni scientifiche italiani da Milano a Roma; 14 dirigenti d’impresa, nazionali e internazionali; e due rappresentanti delle istituzioni intervenuti: da remoto Emanuele Monti, Presidente della commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia e in presenza l’on. Fabrizio Sala, vicepresidente e assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, e ora parlamentare della nuova legislatura.

Le evoluzioni normative

E appunto Sala, nel suo intervento, ha ricordato il piano triennale su ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico messo a punto da Regione Lombardia con 750 milioni di euro di risorse pubbliche e altrettanti di risorse private. “È un piano che ha come primo settore di investimento life science, perché la Lombardia ha una caratteristica: è una Regione investe molto in sanità, ma è anche un po’ la patria della farmaceutica in Italia e una delle prime Regioni in assoluto in Europa”, ha commentato Sala, sottolineando come, oltre all’attenzione rivolta ai device di tipo medicale, c’è grande interesse per il tema dei software legati al data management. “Gestire i dati in campo medicale è importante nella cura e nella prevenzione, ma ha anche una funzione centrale nella ricerca”. E per questo motivo il Vice Presidente ricorda l’importanza di “arrivare a un intervento legislativo sul settore, mettendo però il legislatore in una posizione corretta per portare a termine misure adeguate alle necessità dello sviluppo in questa sede”.

La necessità di cogliere le occasioni normative che arriveranno nei prossimi mesi è anche al centro della riflessione di Monti, che nel suo intervento ha rimarcato l’importanza dello “snellimento in merito ai comitati etici e all’impianto burocratico sulla ricerca clinica applicata”. Il Presidente della commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia ha posto poi l’accento sul rafforzamento della “collaborazione positiva pubblico-privato”, citando il nuovo polo Milano Innovation District (MIND) come “esempio di collaborazione virtuosa in cui pubblico, privato, istituzioni e capitali sono rivolti verso un progetto comune”.  Monti ricorda come ci sia in atto un impegno fattivo anche sul fronte dei dati (circa 1 miliardo e 200 milioni investiti in sanità e ricerca tra fondi del PNRR e di Regione Lombardia), “Grazie ai quali andremo a finanziare per 500 milioni investimenti sulla parte tecnologica”. Due le linee d’azione principali che prefigura Monti: “Portare in cloud tutti i nostri dati (attualmente i dati ci sono ma non sono disponibili in modo semplice e sicuro)”; e investire nella cartella clinica ospedaliera: “A oggi risulta nel 90% dei casi ancora non digitalizzata, ma tramite un investimento di oltre 200 milioni riusciremo a portare a termine questo obiettivo, al fine di avere anche in questo caso dati interscambiabili tra tutti i nostri ospedali”.

Gli sviluppi futuri

Maurizio Colombo Vice Presidente del Gruppo Sapio nell’introdurre i lavori insieme a Massimo Beccaria Managing Director di Advice Pharma, ha ricordato i 100 anni di attività del Gruppo e l’importanza dell’evoluzione del biotech: “Nel 2003 abbiamo fondato Biorep e dal 2021 abbiamo investito per proseguire lo sviluppo di un sistema unico e di eccellenza con Advice Pharma, tramite la quale vogliamo sviluppare e supportare tecnologie come ad esempio le terapie digitali. Oggi per Sapio, questo settore, insieme a quello più recente di servizi per le CRO, rappresenta uno dei pilastri del piano di crescita per il futuro. La presenza di tante persone in un evento come questo, dimostra che c’è interesse per questo argomento ed è anche significativo della capacità di Advice Pharma di fare networking, una rete che riteniamo sia fondamentale per poter condividere e utilizzare la grossa mole di dati ormai disponibili in sanità riuscendo, con le loro piattaforme, a migliorare la interconnessione tra i vari attori pubblici e privati al fine di poter cambiare marcia e velocizzare il futuro delle nostre terapie”.

Ed è appunto l’innovazione, oggi non soltanto vista come un progetto, ma anche come una necessità sociale, a fare da motore all’attività di quanti lavorano nell’ambito della ricerca medica e farmacologica. “La trasformazione digitale che ha rivoluzionato settori industriali come l’automotive, la logistica, e l’informazione, credo che nel farmaceutico e biomedicale debba ancora raggiungere il suo apice, ma gli interventi fatti oggi da parte di dirigenti dell’industria e pubblici, dimostrano come esista un tangibile cambiamento in corso guidato dalle tecnologie basate sui software”, ha commentato Alessandro Ferri, Presidente di Advice Pharma, alla guida dell’azienda assieme a Beccaria, in chiusura del Digital for Clinical Day sottolineando che  “Advice Pharma si pone per tutti gli operatori di questo settore come un partner di riferimento, sia per progetti di Real World Evidence, sia per progetti dedicati alle terapie digitali, come quelli presentati al nostro evento”

AFFIRMO, anche Advice Pharma nel progetto europeo Real World Evidence sulla fibrillazione atriale

Un progetto Real World Evidence sviluppato su cinque Paesi in Europa per migliorare la gestione della Fibrillazione Atriale (Atrial Fibrillation – AF) nel contesto della multimorbilità. È quando mette in campo AFFIRMO – Atrial Fibrillation Integrate Approach una strategia di assistenza integrata, centrata sul paziente che punta a creare un percorso di cura basato su una piattaforma digitale con standard aperti, e sviluppata per assistere i medici nell’applicazione e nell’adattamento di una strategia di assistenza personalizzata ai pazienti affetti da AF nei contesti di multimorbilità. Nell’ambito dei progetti vincitori del bando Horizon 2020, AFFIRMO vede tra i protagonisti anche Advice Pharma Group, che mette a disposizione la sua piattaforma proprietaria per la gestione dei dati, e i servizi CRO per la sottomissione del progetto in Europa ai Comitati Etici degli istituti di ricerca e delle università coinvolte.

Cos’è AFFIRMO

La fibrillazione atriale (Atrial Fibrillation – AF) è il tipo di aritmia cardiaca più diffuso al mondo ed è in aumento nella popolazione anziana europea. Un individuo adulto su quattro è a rischio di sviluppare questa patologia cronica associata a un pericolo maggiore di ictus, morte, demenza e insufficienza cardiaca. Alla fibrillazione atriale si associano anche altre patologie, dando luogo a quello che si definisce come un contesto di “multimorbilità”. L’approccio innovativo alla base del progetto AFFIRMO consiste appunto nel concentrarsi su gruppi di multimorbilità in cui la fibrillazione atriale rappresenti una delle condizioni croniche.

Obiettivo centrale di AFFIRMO è il passaggio da un approccio frammentato (in cui le cure si concentrano su ciascuna singola patologia) a un approccio di cura integrato basato sul modello ABC: Atrial Fibrillation Better Care.

Il modello “ABC”

L’approccio Atrial Fibrillation Better Care è stato proposto nel 2017 per snellire e semplificare la gestione dei pazienti affetti da AF e si focalizza su tre elementi:

A (Avoid Stroke). Evitare l’ictus: Si riferisce alla gestione dei rischi tromboembolici ed emorragici attraverso la prescrizione e l’uso appropriato di farmaci specifici.
B (Better Symptoms Management). Migliore gestione dei sintomi: Mira a ridurre e controllare il carico dei sintomi coinvolgendo attivamente il paziente nella terapia di controllo.
C (Cardiovascular and Comorbidity Management). Gestione delle comorbilità e del sistema cardiovascolare: Affrontare la comorbilità e i fattori di rischio cardiovascolare ottimizzando la gestione di queste patologie parallele.

WorkPlan

Il piano di lavoro (WorkPlan – WP) vede il contributo parallelo e coordinato di 20 entità tra Università, centri di ricerca e società in cinque Paesi in Europa.
I ricercatori analizzeranno come i diversi modelli di multimorbilità sono distribuiti all’interno della popolazione di individui anziani con AF e, tramite la combinazione di tecniche di analisi multiple, studieranno le interazioni tra le malattie più comuni e la AF, i modelli farmacologici e le potenziali reazioni ai farmaci.

Il progetto valuterà le esigenze di pazienti, caregiver e operatori sanitari per la gestione completa della multimorbilità (compresa la fibrillazione atriale), ed esaminerà i modi per ottimizzare assistenza e autogestione. La raccolta dati avverrà attraverso sondaggi e interviste con l’obiettivo di sviluppare una serie di Quality Performance Indicators (QPIs) per supportare il processo di co-progettazione dell’approccio assistenziale proposto da AFFIRMO.

Il team di coordinamento (WP1) è in capo all’Università di Aalborg (Danimarca). Il Karolinska Institutet (Svezia) si occupa di studiare la distribuzione dei diversi modelli di multimorbilità all’interno della popolazione di individui anziani con AF (WP2). L’obiettivo del WP3, guidato dall’Università di Ghent (Belgio), è fornire informazioni sui farmaci assunti dagli anziani con multimorbilità (compresa la AF). L’Università di Liverpool (UK) si impegna nella valutazione dei bisogni e nell’identificazione degli indicatori di performance della qualità (QPIs). All’interno di questo WP (WP4) si assiste all’implementazione di tre iniziative principali: interviste qualitative e focus group con la partecipazione di rappresentanti di specifiche categorie di pazienti e caregiver; un metodo Delphi per identificare i principali bisogni e i QPIs sulla base dei risultati dell’indagine, delle interviste qualitative e dei focus group; e, appunto, un’indagine internazionale rivolta a pazienti, caregiver e operatori sanitari. È all’interno di questa iniziativa che si inserisce l’attività di Advice Pharma che mette a disposizione la sua piattaforma proprietaria per la raccolta delle informazioni tra gli attori coinvolti dallo studio internazionale.

Il WP5, guidato dall’European Institute for Innovation attraverso gli Health Data con il supporto dell’Università di Manchester (UK) si occuperà dello sviluppo dell’intelligent, interoperable ABC care framework (iABC), che aiuterà a identificare l’impatto della malattia sulla qualità della vita e gli obiettivi di trattamento (processo decisionale condiviso), facilitando di conseguenza un percorso di cura ABC su misura per il paziente. Il Centro di Ricerca ANMCO (Firenze, Italia) si occuperà della progettazione e della conduzione di uno studio clinico interventistico (WP6 e WP7); a cui seguirà la modellazione dei costi sanitari, guidato dall’Università di Liverpool (UK) nel WP8. Il Piano di lavoro finale (WP9) sarà ancora una volta sviluppato in Italia e prevede l’implementazione e la diffusione dell’empowerment sanitario, guidato da Engage Minds HUB – Università Cattolica del Sacro Cuore. Obiettivi di questo WP saranno: attivare iniziative di empowerment dedicate ai diversi stakeholder chiave del progetto (pazienti, caregiver e operatori sanitari) per migliorare il loro impegno nell’autogestione e i livelli di alfabetizzazione sulla fibrillazione atriale e il suo trattamento; a questo si sommerà la pianificazione e la realizzazione di attività di comunicazione e divulgazione volte a coinvolgere tutte le parti interessate al progetto AFFIRMO.